Questo sito, dedicato a un principe dell’illustrazione, viene a colmare una lacuna nel panorama internet e si propone di presentare il mondo per immagini di Karel Thole. Un artista completo che il più delle volte non si limita a illustrare ma racconta un’altra storia, una trama tutta sua.

Un creatore che entra nei segreti di un genere, di uno stile, e scatena la sua immaginazione, sostituendosi all’autore del testo originario. Thole ha letto raramente i racconti che visualizzava e tantomeno è stato il “fan” di un genere narrativo: ma avendo un innato senso del fantastico e del teatrale, ha imparato a reinventare a suo modo le poche righe delle istruzioni editoriali, costruendoci sopra un poemetto nero, un’ode celestiale o una ballata surreale. Cerco di riassumere a parole il suo regno denso e ricco di ombre, dai colori spesso cupi perché disegnava su cartoncino nero; cerco di dire che Karel Thole è la cultura, la finezza dell’intuito che viene da una mano educata e si trasforma in sogno erotico o incubo mostruoso.

Karel Thole è la cultura, la finezza dell’intuito che viene da una mano educata e si trasforma in sogno erotico o incubo mostruoso.
GIUSEPPE LIPPI

Tra i suoi capolavori vi sono le inquietantissime copertine di “Urania”, ma non solo: bisogna tenere presenti le stupende tavole in bianco e nero degli anni Quaranta, esposte per la prima volta in una mostra triestina del 1976 (con illustrazioni vere e proprie per i classici della letteratura o bozzetti di scenografie); le sofisticate copertine per il ciclo di Fantômas edito da Mondadori e alcune splendide illustrazioni per la letteraria Rizzoli di fine anni Cinquanta; le copertine di Agatha Christie dei due decenni successivi e quelle tedesche per Heyne, Pabel e altri editori di fantasy.

UBI THOLE, FELIX LECTOR potremmo dire con un motto di spirito. Quando nel 1959 gli assegnano i primi lavori per “Urania”, Thole non sa cosa sia la fantascienza. Sa però cos’è lo spazio, e dall’ombra che avvolge tutto fa emergere l’aspetto di oggetti che affondano o provengono dalla lontananza. Sa che il tempo è stile, perché ad ogni cambiamento d’epoca, ad ogni piega della storia corrisponde uno sguardo diverso, un aspetto particolare del gusto. Thole coglie tutto questo e ottiene la sua particolare miscela di spazio-tempo, con la prospettiva delle cose remote e il fremito del tempo perduto o non ancora arrivato (che la sua arte ci anticipa da un’angolazione inattesa).

Il segno di Karel Thole è il segno del perturbante, perché è un maestro nel mostrarci gli oggetti familiari sotto una luce che inquieta. Ma anche l’operazione contraria gli riesce benissimo: far apparire assurdamente familiari i mostri, gli extraterrestri, le creature impensate negli angoli del cosmo più deserti. Essi sono noi e noi siamo loro, in questo è la sua ironia che non dovremmo sottovalutare. Sotto il pennello di Thole niente è veramente vicino ma niente è irreparabilmente sottratto a noi; l’occhio del pittore cerca di congiungere gli estremi lembi della diversità. Questo senso della lontananza, del “gap”; quest’arte della meraviglia e del sospetto ne fanno un autore unico.

Giuseppe Lippi
Traduttore, giornalista, scrittore e saggista, Giuseppe Lippi è uno dei più grandi esperti di letteratura e fantascienza del mondo, curatore da più di vent’anni della collana Urania, nonché grande amico personale di Karel Thole. 


HANNO SCRITTO…

“…Karel Thole…il più celebre illustratore di fantascienza europeo…”
Epoca

“…Un convegno mondiale di fantascienza a Los Angeles lo ha riconosciuto come migliore tra i partecipanti…”
Panorama

“…Karel Thole è un maestro dell’illustrazione celebrato in tutto il mondo, famoso in Italia soprattutto per le copertine fantascientifiche di Urania…”
Wow

“…Karel Thole, il noto illustratore…sicuramente il più geniale dei disegnatori dell’orrido e del fantastico…”
La Nazione

“…Nessuno forse come lui riesce a comunicare quello strano sentimento che è l’inquietudine, sostanza stessa dell’orrore. Come? Certamente con una straordinaria abilità tecnica, capace di rendere vero l’incredibile. Ma soprattutto con l’ironia…”
Pilot

“…L’indiscusso re dell’illustrazione di fantascienza europea…”
Locus

“…Karel Thole, uno dei più famosi disegnatori di fantascienza mondiale…”
Avenue

“…Dall’Europa all’America uno dei più grandi e originali disegnatori di fantascienza…”
Stern

“…Uno dei più grandi illustratori di fantascienza…acclamato in tutto il mondo per la qualità del suo lavoro…nessuno sa evocare con tanta serafica partecipazione alieni e situazioni alienanti…la sua opera ha profonde influenze surreali che si chiamano Max Ernst, Dalì, Magritte…ma tra ricordi di Van Gogh, Botticelli o il doganiere Rousseau, dappertutto c’è sempre e solo Thole…uno dei più straordinari pittori “a tema” esistenti…”
Alter Alter

“…L’uomo che considero il più grande artista che abbia mai dipinto una copertina di fantascienza…”
Il Meglio della Fantascienza 1973 – di Brian Aldiss